Il significato dei fiori

Tutti gli esseri viventi, siano essi uomini, animali oppure piante, si esprimono nel modo a loro più consono, comunicano con il mondo che li circonda, a volte volontariamente altre in maniera inconscia. Anche i fiori hanno una propria intrinseca capacità comunicativa che dipende dal tipo, dalla varietà e dal colore che li contraddistingue. Queste valenze sono state attribuite ai fiori nel corso dei secoli da poeti, da leggende tramandate di generazione in generazione, da studiosi.
I fiori comunicano attraverso un proprio linguaggio, frutto dei valori assegnati loro dall’uomo. Ditelo con un fiore....

Ecco alcuni significati...

Arancio - Abbondanza


Da sempre è considerato alberello bene augurante. Il suo Paese d’origine è la Cina; sembra che, fin dal dodicesimo secolo, un carico di frutti partisse all’inizio di ogni anno
da Pechino diretto ad uno dei
templi di Foochow per celebrare sacrifici agli dei. L’offerta di arance
il primo giorno dell’anno significava
augurio di felicità, prosperità e
abbondanza. Nei paesi di religione cattolica, l’arancio assume un duplice valore: i frutti e i fiori da un lato sono considerati simbolo di purezza e generosità, dall’altro se associati alla Madonna diventano l’emblema del peccato originale. Le streghe di tutta l’Europa indicavano l’arancio come il cuore delle loro vittime. Risale ai tempi delle crociate l’usanza di impiegare i fiori d’arancio per addobbare gli abiti delle spose. I cavalieri orientali li regalavano il giorno delle nozze alla propria sposa; le tradizioni saracene attribuiscono ai fiori d’arancio valore di fecondità.


Croco - Amore

Già conosciuto ai tempi dei Greci,
è un fiore diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo, dall'Asia Minore all'Africa Settentrionale. Il suo nome deriva dal greco kroke, che vuol dire filamento, proprio a rappresentare i lunghi stimmi che caratterizzano il suo fiore. Omero descrive il talamo nuziale di Giove e Giunone ricoperto di tantissimi fiori tra cui il croco. Per questo motivo, uno dei significati attribuiti al fiore è quello della
passione e dell'amore sensuale. Al tempo dei Romani, il Croco veniva posto sulle tombe, in quanto considerato simbolo di speranza
per la vita ultraterrena. Probabilmente, gli antichi conoscevano soltanto il Croco da cui si ricava lo zafferano,
con il quale preparavano anche filtri
d'amore. Soltanto nell'età Vittoriana, al significato, in origine assegnato al fiore e cioè quello di amore appassionato, si iniziò ad affiancare quello di giovinezza spensierata.

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