Fiori : Parlando di pittura...

La pittura è una delle arti più antiche e diffuse forse per l'immediatezza e spontaneità dei suoi strumenti, forse per la sua capacità di assorbire e generare emozioni, quasi fosse un immenso contenitore magico per i sentimenti ed i segreti dell'animo umano.

Nella nostra società, così attenta all'immagine, noi conosciamo e giudichiamo il mondo soprattutto attraverso ciò che vediamo. Il mezzo pittorico diventa quindi il canale privilegiato per creare uno spiraglio tra il mondo dell'apparenza e l'essenza delle cose, per squarciare il velo di Maia che ci impedisce di vedere e di capire ciò che è, o solo aprirvi un piccolo foro subito richiuso, attraverso il quale, per un solo attimo, chi guarda intraveda qualcosa, "come un occhio che largo, esterrefatto,/ si aprì si chiuse, nella notte nera" (G. Pascoli, 1894 “Myricae”, Il lampo.).

L'essenza dell'arte è in fondo questa: scavare nel mistero delle cose utilizzando il mezzo delle emozioni e dell'intuizione a-logica.
Il linguaggio è quello dei colori, delle forme astratte e degli oggetti rappresentabili, che nella mente umana si corredano di valori simbolici.
Il pittore nell'atto creativo tesse dunque la sua tela di significati, spesso inconsci, e si emoziona davanti al frutto delle sue mani e della sua anima. Spera in cuor suo che ciò che vede lo vedano anche gli altri: il suo messaggio, se stesso.

Detto questo, lascio volentieri ad altri il compito di separare la pianta che dà frutto dalle erbacce, di indicare la differenza fra un'opera d'arte e una tela imbrattata, di valutare anche i miei "tentativi" e di annoverarli tra ciò che arte non è.


10/06/2003


Claudia Fenili

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