Fiori. Cinque secoli di pittura floreale, dal 500 a Andy Warhol

Piemonte Fiori. Cinque secoli di pittura floreale, dal 500 a Andy Warhol

Archivio 2004

Data di pubblicazione: 17 marzo 2004

La collaborazione di prestigiosi musei e biblioteche ha permesso di riunire al Museo del Territorio di Biella, dal 21 marzo al 27 giugno, oltre 150 fra dipinti e disegni, spesso inediti, realizzati fra la fine del Cinquecento e la fine del Novecento, che approfondiscono l’evoluzione di un preciso genere pittorico, la pittura di fiori.

Sin dall’antichità, in forme realistiche o stilizzate, l’uomo ha raffigurato i fiori. Strettamente associati alle pratiche religiose, magiche e mediche, i fiori sono rappresentati nella scultura babilonese, nella pittura egizia, nelle prime ceramiche cinesi. Ma è solo negli ultimi decenni del XVI secolo che la rappresentazione artistica dei fiori si afferma come genere autonomo nella pittura europea.

Nove sezioni tematiche e cronologiche, ricostruiscono cinque secoli di pittura floreale. Si apre con i fiori nel ritratto e si prosegue con opere di natura morta in Europa tra il Cinque e Seicento. La stampa dei Florilegi, compendi botanico-devozionali editi soprattutto in Germania, nelle Fiandre e in Francia (sono in mostra alcune preziose illustrazioni a stampa e disegni) produsse uno sviluppo del genere pittorico in Europa testimoniato da opere olandesi, francesi e italiane (ricordiamo Giovanna Garzoni, l’eccelsa miniatrice di principi e cardinali).

Nel Settecento, il genere floreale, legato alla storia della ricerca botanica e del commercio delle essenze rare e preziose, prese parte all’evoluzione dell’illustrazione scientifica e alle prime classificazioni per specie delle piante, documentate in mostra dalle tavole botaniche di Jacopo Ligozzi e dagli accuratissimi ritratti di fiori di Jacques de Gheyn. In pittura si svilupparono due diversi approcci estetici e stilistici: da un lato la pittura raffinata e intimista di Jan van Huysum e dei suoi seguaci, dall’altro le composizioni floreali degli artisti al servizio della corte francese, somma espressione della decorazione.

Ma già nel 1855, artisti come Adolphe Monticelli ed Edouard Manet conducono agli esordi dell’Impressionismo, che si sarebbe affermato proprio attraverso la pittura di fiori. Il movimento impressionista inaugura il Novecento In mostra, le opere di Giovanni Boldini, James Ensor, Jacques Emile Blanche, Edgar Maxence ed Ernest Quost. Maurice de Vlaminck, Oscar Kokoschka, Giorgio Morandi e Filippo De Pisis esplorano gli sviluppi del genere floreale nella pittura del nuovo secolo. Dipinti e tecniche miste di artisti italiani, europei e americani (da Max Ernst a Andy Warhol) attivi sino all’ultimo quarto del XX secolo, chiudono l’esposizione.

Fiori. Cinque secoli di pittura floreale, dal 500 a Andy Warhol
Biella
Museo del Territorio, Chiostro di San Sebastiano, via Quintino Sella.
Dal 21 marzo al 27 giugno 2004.
Orario: giovedì, venerdì e domenica 10-19, sabato 10-22, : martedì e mercoledì solo su prenotazione per scolaresche e gruppi.
Biglietti: € 6,00, ridotto € 3,00. Gratuito: disabili e minori di 6 anni.
Info: segreteria mostra tel. 015-3506614. M