Breve storia del Dipinto in Giappone

Breve Storia del dipinto in Giappone

Koyata Yamamoto nacque ad Osaka, in Giappone, il 19 gennaio 1886. All'età di 19 anni conseguì il diploma ed ottenne un impiego presso la filiale di Osaka della Satsuma & Co., dove gli fu assegnato il reparto del cotone. Negli anni successivi avrebbe fondato delle industrie tessili cotoniere egli stesso. Nel 1919, l'anno prima che acquistasse i “Girasoli” di Van Gogh, fondò la Yamamoto Sholen Corporation, dirigendone la filiale di Osaka in qualità di direttore esecutivo.

Koyata Yamamoto (sinistra) e Saneatsu Mushanokoji (c. 1935)
Koyata Yamamoto (left) and Saneatsu Mushanokoji (c. 1935).

Yamamoto apprezzava molto le arti e occasionalmente scrisse egli stesso delle poesie. Nel 1915, quando aveva 30 anni, Yamamoto lesse il romanzo "Quando aveva 30 anni" dello scrittore e artista Saneatsu Mushanokoji. Il romanzo fece una tale impressione a Yamamoto che dovette leggere molte altre opere dell'autore e finì con lo stringere con questi una forte amicizia. E' il risultato dell'influenza di Mushanokoji, piuttosto che un'affinità con l'opera di Van Gogh, che spinse Yamamoto ad acquistare il dipinto dei "Girasoli". Mushanokoji, attraverso il suo amico Moritsu Hosokawa, aveva perfezionato l'acquisto di un autoritratto di Cézanne per 20.000 yen ed era molto interessato anche all'acquisto dei girasoli di Van Gogh, ma non era riuscito a trovare un compratore giapponese. Yamamoto, colpito dalla passione del suo amico, acconsentì a comprare i "Girasoli" per 20.000 yen.

Il dipinto dei “Girasoli” fu spedito dalla Francia in Giappone sul vapore postale Binna. Il piroscafo partì il 21 maggio 1920 ed arrivò in Giappone intorno al 12 dicembre di quell'anno. Agli inizi del 1920 il dipinto comparve alla prima delle due uniche, brevi mostre in cui fu esibito in Giappone. Il dipinto venne accolto bene dal pubblico giapponese, specialmente alla seconda mostra, in Osaka, dove attrasse più attenzione di tutti gli altri numerosi lavori in mostra. Abbastanza stranamente, fu la grossa cornice del dipinto ad avere un profondo impatto sul suo destino. Durante la mostra a Shinanobashi, la cornice insolitamente pesante causò la caduta del dipinto dalla parete. La cornice ne fu danneggiata e Yamamoto rimase così offeso che non consentì mai più ad esporlo in pubblico. Tristemente, la stessa cornice può aver giocato un ruolo nel tragico destino del dipinto.

Yamamoto era preoccupato per i pesanti bombardamenti durante gli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale e chiese ad una banca di Osaka di custodire i “Girasoli” di Van Gogh nei suoi sotterranei. La banca rifiutò asserendo che l'umidità dei sotterranei avrebbe danneggiato il delicato dipinto. Così Yamamoto finì per tenere il dipinto al suo solito posto, su una parete della sua residenza nel distretto Uchide ad Ashiya. Nel 1945 Ashiya subì quattro attacchi aerei da parte degli americani: l'11 maggio, il 5 giugno, il 15 giugno e infine il 5-6 agosto. In quest'ultimo raid aereo (lo stesso giorno di quello atomico su Hiroshima), morirono 89 persone e 2.833 abitazioni vennero in tutto o in parte distrutte. L'abitazione di Yamamoto bruciò fino alle fondamenta e così “Natura morta: Vaso con cinque girasoli” fu distrutto. Si congettura sul fatto che la pesantezza della cornice abbia reso troppo difficile il rimuoverlo, e qualcuno sostiene che ne abbia anche facilitato la distruzione.

Yamamoto sopravvisse ai raid aerei su Ashiya e, più avanti nel corso della sua vita, sostenne e incoraggiò la nascita di scuole di poeti come la Ashiya Haiku Society. Lasciò egli stesso un certo numero di composizioni haiku sotto lo pseudonimo di Kodo. Dopo la Seconda Guerra Mondiale non accennò mai più al suo amato dipinto di Van Gogh. Koyata Yamamoto morì il 25 novembre 1963 all'età di 77 anni.
Fonte: Vincent and Theo Van Gogh (mostra presso l'Hokkaido Museum of Modern Art: 5 luglio – 25 agosto 2002), Yukihiro Sata/Takashi Kamata/Yayoj Yanagisawa (eds.), Hokkaido Shimbun Press (2002), pag. 270-77.

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